Continua ad essere la capitale dello smog Pechino che ha deciso di dichiarare guerra all’inquinamento mettendo a punto un nuovo piano che punta a ridurre fortemente l'uso del carbone nelle aree. Secondo a quanto riferito dall'agenzia cinese Xinhua, entro il 2020 il consumo di carbone dovrà scendere sotto i 5 milioni di tonnellate, a fronte degli 11 milioni attuali, arrivando ad un azzeramento del consumo di carbone nei suoi sei distretti centrali e nelle aree pianeggianti meridionali entro la fine di questo decennio. E questo obiettivo sarà accompagnato da una progressiva sostituzione del carbone con gas, elettricità e fonti rinnovabili in centro città.
Inoltre, fino al 2020, le caldaie a carbone usate nelle industrie e nel riscaldamento saranno convertite in caldaie a energie pulite. Si tratta di un nuovo piano anti smog messo a punto per la continua situazione allarmante che persiste in Cina e a Pechino. I livelli di smog nella capitale cinese sono infatti oltre ogni limite accettabile e già in precedenza, per una forma di tutela, la popolazione è stata invitata addirittura a non uscire di casa, a non stare all'aria aperta se non strettamente necessario.
E’ chiaro come si tratti una situazione pericolosa e insostenibile per la popolazione, costretta ogni giorno a respirare polveri sottili e altri inquinanti a livelli pericolosamente elevati. Qualche tempo fa per risolvere questa situazione o quanto meno cercare di arginarla, il governo di Pechino aveva deciso di chiudere alcune strade al traffico e per alcuni giorni anche il funzionamento degli aeroporti.
Video: Smog ancora record a Pechino